3,14… il Pi greco Day

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Non potevamo non ricordare oggi il Pi greco day, perché il 14 marzo, in tutto il mondo, si festeggia una delle costanti matematiche più famose e importanti della storia, una lettera che è anche un numero, il pi greco.

Ed è il nome del nostro giornale. È il numero irrazionale che rappresenta la nostra identità: studenti di un liceo scientifico, appassionati della matematica e di tutte le materie scientifiche, ma anche di quelle umanistiche, che vedono il vero in più sfaccettature, illimitate come questo decimale, sempre diverse l’una dall’altra, con un unico espediente: la razionalità.  Per queste ragioni anche il nostro giornale porta il nome di questa costante, realmente costante nella nostra vita, che abbiamo reso più vicina a noi uscendo alle “3.14 pm”, ossia le nostre 15:14 (anche se non è del tutto vero…).
Facciamo un passo indietro…
La costante corrisponde alla cifra 3,14 e si usa in geometria per definire il rapporto tra la lunghezza di una qualsiasi circonferenza e il suo diametro. Essa era nota da migliaia non solo ai greci, ma anche ai babilonesi e agli egizi che la utilizzarono per calcolare l’area del cerchio, attribuendogli rispettivamente i valori di 3,125 e 3,165. Il primo, però, a dimostrare matematicamente il valore della costante fu Archimede di Siracusa e, per questa ragione, il pi greco venne chiamato “costante di Archimede”. Tuttavia, nel 1706, il matematico inglese William Jones decise di ribattezzare questo numero usando la lettera “p” dell’alfabeto greco, iniziale della parola “perimetros”.
Questa festa è nata dall’idea del fisico statunitense Larry Show con l’obiettivo di avvicinare non solo una fascia elitaria, ma anche una meno appassionata allo studio della matematica e delle scienze. La inaugurò nel 1988 all’Exploratium Museum di San Francisco, dando inizio anche alla tradizione del mangiare torte rotonde per omaggiare questa costante che è parte integrante dell’essere umano e della natura che ci circonda: è nelle nostre pupille, negli attorcigliamenti della doppia elica del dna, negli arcobaleni, nelle spirali delle conchiglie marine, nei cerchi concentrici che si formano quando si lancia un sasso nell’acqua, nelle gocce di pioggia e anche nella forma dei fiumi.
Il Pi Day è stata riconosciuta come Giornata Nazionale ufficiale nel 2009 da parte del Congresso degli Stati Uniti e poi esportata in tutto il mondo.
Perché, però, la scelta cade su questa data?
Non è un caso questa scelta, infatti secondo la conversione anglosassone del calendario, con prima il mese e poi il giorno, leggiamo la data del 14 marzo come 3/14: esattamente le prime tre cifre del pi, in realtà indicative in quanto in questo numero le cifre a destra della virgola, a noi conosciute fino ad ora grazie alle nuove tecnologie, sono ben 22 trilioni.
Se calcolarle è una vera e propria sfida anche memorizzarle non è facile, infatti esistono vere proprie competizioni in cui gareggiano degli appassionati che cercano di imparare più numeri della costante. Per il momento il record mondiale appartiene ad un ragazzo indiano che è stato in grado di ricordarne 70mila!
Il tema scelto quest’anno per il Pi greco day è il gioco, con tanti eventi in programma per tutta la settimana in Italia e nel mondo, a partire dal concorso interattivo aperto a tutti, indetto dalla UMI: una sfida che mira a riconoscere la matematica del nostro quotidiano, stimolando la nostra creatività. «Si tratta di un pretesto per raccontare la matematica in maniera divertente e coinvolgente – afferma Natalini, direttore dell’Istituto per le Applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche e coordinatore del comitato editoriale del sito di divulgazione MaddMaths – lontano dagli stereotipi che spesso la accompagnano». Alcune università italiane hanno proposto numerosissime iniziative: da sfide di memoria a tornei di scacchi, dal cubo di Rubik al Monopoli, dallo Scarabeo al Sudoku, dalla realizzazione di esperimenti come l’ago di Buffon (un affascinante metodo di approssimazione del valore del pi greco che consiste nel lanciare casualmente degli oggetti di forma allungata su un piano suddiviso in strisce: il valore della costante matematica si ottiene poi partendo dalla probabilità di intersezione tra gli oggetti e le linee), a gare di discorsi a tema matematico della durata massima di 3 minuti e 14 secondi.
I festeggiamenti hanno coinvolto anche la Nasa,
che ha lanciato una sfida: risolvere alcuni dei problemi che incontrano ricercatori e ingegneri impegnati a progettare missioni per l’esplorazione di altri pianeti e del cosmo, dal telescopio spaziale Webb alla missione di difesa planetaria Dart.  

Lea Guglielmi, classe prima

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