Test di Medicina 2024

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Come ogni anno è giunto il momento del tanto atteso Test di Medicina. Il MIM ha stabilito le date di svolgimento delle prove e la formula della prova, che quest’anno porta con sé alcuni cambiamenti.

Il programma prevede due date: la prima il 28 maggio e la seconda il 30 luglio. Ai candidati saranno somministrati  60 quiz a risposta multipla in 100 minuti, così distribuiti: 4 per le competenze di lettura e conoscenze acquisite durante gli studi, 5 dedicati ai problemi e al ragionamento logico, 23 per Biologia, 15 per Chimica e 13 per Matematica e Fisica.
La prova sarà ripetibile e lo studente potrà decidere di inserire il risultato migliore nella griglia per la graduatoria finale.
Questa organizzazione varrà solo per il 2024; per il 2025 si punta a una riforma: “Stiamo già lavorando per fare in modo che dall’anno accademico 2025-26 si superi definitivamente il meccanismo dei test, introducendo un sistema basato su esami caratterizzanti. Il nostro obiettivo è aprire l’ingresso a Medicina in maniera sostenibile per continuare a garantire l’eccellente qualità della formazione delle nostre Università“, ha affermato il ministro Anna Maria Bernini a proposito del sistema che entrerà in vigore dal prossimo anno.
Ma quest’anno resta ancora aperta la questione degli studenti della quarta superiore che lo scorso anno si erano cimentati con la prova, ottenendo un risultato utile per la graduatoria: si tratta di circa 3000 studenti che, per sentenza del Tar, pur avendolo già superato, dovranno ingiustamente ripetere il test. Il ministero sta monitorando questa situazione per capire se si potrà trovare un accordo rispettando la sentenza e l’azione del Consiglio di Stato.
Anche studenti della nostra scuola, che lo scorso anno erano in quarta superiore e sostennero il test anticipatamente, quest’anno dovranno ripeterlo per la sentenza emanata dal Tar a posteriori. Ciò ha contrariato, chiaramente, i diretti interessati, privandoli di quest’opportunità che li avrebbe agevolati nell’accesso all’università. Il diploma di maturità è diventato un requisito indispensabile, quando in realtà anche studenti del quarto anno negli anni precedenti, senza possederlo, hanno partecipato al TOLC e hanno avuto il consenso di titolo idoneo agli accessi all’università. Perciò, perché sottrarli da questa possibilità senza alcun motivo? Perché non renderli partecipi? Il prossimo anno cambieranno realmente le modalità della prova? Gli studenti di quarta superiore potranno cimentarsi nuovamente nella prova senza il diploma, ma soprattutto senza novità dietro l’angolo?
Lo speriamo per loro!

 

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